Gravità
Gravità: forza che attrae verso il centro della terra ma anche serietà, necessità di farsi carico delle cose con un atteggiamento di consapevolezza non superficiale. Contraria alla leggerezza, la gravità permette di soppesare e valutare i fatti per quello che sono, senza incorrere in edulcorazioni e mistificazioni.
Foto di Giacomo De Donà per Dolomiti Contemporanee
GLI ANIMALI CHE SI ARRAMPICANO E CHE SI SPOSTANO IN QUOTA - conversazioni
Venerdì 24 agosto 2018
ore 18.00 – Forte di Monte Ricco, Pieve di Cadore (BL)
con: Cesare Sacchet e Daniele Comiotto, esperti in fauna selvatica del Corpo di Polizia Provinciale; Lino De Lorenzo, cacciatore; Gianluca D’incà Levis, curatore.
In collaborazione con: Provincia di Belluno
Venerdì 24 agosto 2018
ore 18.00 – Forte di Monte Ricco, Pieve di Cadore (BL)
con: Cesare Sacchet e Daniele Comiotto, esperti in fauna selvatica del Corpo di Polizia Provinciale; Lino De Lorenzo, cacciatore; Gianluca D’incà Levis, curatore.
In collaborazione con: Provincia di Belluno
Cristopher, foto di Gianluca D'Incà Levis; Stambecchi in ambiente, foto di Gianluca D'Incà Levis; Stambecco primo piano, Penzo+Fiore
Venerdì 24 agosto 2018 alle 18.00, Forte di Monte Ricco a Pieve di Cadore ospiterà la seconda conversazione ideata dal duo Penzo+Fiore, questa volta per indagare le leggi dell’alta quota.
L’incontro è aperto al pubblico.
Dopo aver parlato, lo scorso 13 luglio, di piante che sfidano l’altezza, si approfondiscono ora alcuni temi legati agli animali del territorio, in particolare ungulati e grandi predatori.
La serie di incontri pensati da Penzo + Fiore intavola un corpus di riflessioni tematiche a partire dal concept centrale di Brain-tooling, la mostra collettiva di DC al Forte, ovvero il tema dell’arrampicata culturale, dell’aderenza tra pratica artistica e paesaggi fisici, mentali, proiettivi, e della necessità di adottare strumenti di progressione/ricerca che leggano, e trasformino, luoghi uomini e paesaggi.
“Come artisti, nel momento in cui ci troviamo a dover indagare un tema che non ci appartiene, sappiamo che gli unici punti da cui partire sono l’osservazione del contesto e un’indagine diretta, compiuta attraverso il coinvolgimento di quei soggetti che possano aiutare a creare prima di tutto un orizzonte di senso, poi una priorità nell’organizzare i nodi di interesse più significativi”.
Chiamati a riflettere sul tema dell’arrampicata come azione umana e atto di volontà che accomuna l’artista allo scalatore, gli artisti decidono di innescare un dispositivo di conoscenza collettiva creando dei gruppi di discussione in grado di sviscerare da diversi punti di vista i temi proposti, per riuscire a distillarne l’essenza.
Il secondo incontro della serie Gravità – questo il titolo dell’installazione del duo presente al Forte, da cui si origina la riflessione e il programma delle presenti conversazioni – si focalizza su due tematiche in particolare: da un lato la presenza di ungulati nel territorio dolomitico, guardati anche attraverso la focale dell’interazione uomo-animale, dall’altro il tema dei grandi predatori, lupo e orso, in transito o stanziali in zone limitrofe ai territori antropizzati.
Esso verrà esposto da Cesare Sacchet e Daniele Comiotto, esperti in fauna selvatica del Corpo di Polizia Provinciale della Provincia di Belluno, che partecipa attivamente all’evento, patrocinandolo.
Interverranno nella conversazione, che prevede la proiezione di immagini e video, Lino de Lorenzo e il curatore di Dolomiti Contemporanee, Gianluca D’Incà Levis.
“Tra le varie cose cercheremo di conoscere gli ungulati, i segreti delle loro zampe ma anche del loro sangue ricco di globuli rossi per ossigenarsi meglio in alta quota.
Parleremo del cervo Cristopher con la sua “madre adottiva” Gianluca D’incà Levis, che l’ha allevato, prima di restituirlo alla libertà. Scopriremo la testata dell’animale che ha fatto sgorgare da Dolomiti Contemporannee latte e inchiostro. Guarderemo negli occhi i grandi predatori senza averne paura, ma anzi sfatandone i miti negativi, senza sottovalutare la delicata relazione tra fauna selvatica e territori antropizzati.
Questo dialogo relazionale farà sì che il cristallo della nostra installazione gravità venga scalfito… perché sono le parole e gli incontri a cambiare le cose, anche nell’arte”.
L’incontro si intende come una conversazione aperta a tutti coloro che vogliano confrontarsi su questi temi, che abbiano testimonianze o riflessioni da proporre, che vogliano sperimentare una tipologia di ricerca basata non tanto su una pratica solitaria e solipsistica di ricerca web a tu per tu con uno schermo, ma una più friabile e umana piattaforma di confronto.
Non è necessario prenotare, ma è comunque possibile confermare la propria presenza scrivendo a [email protected] o [email protected]
L’incontro è aperto al pubblico.
Dopo aver parlato, lo scorso 13 luglio, di piante che sfidano l’altezza, si approfondiscono ora alcuni temi legati agli animali del territorio, in particolare ungulati e grandi predatori.
La serie di incontri pensati da Penzo + Fiore intavola un corpus di riflessioni tematiche a partire dal concept centrale di Brain-tooling, la mostra collettiva di DC al Forte, ovvero il tema dell’arrampicata culturale, dell’aderenza tra pratica artistica e paesaggi fisici, mentali, proiettivi, e della necessità di adottare strumenti di progressione/ricerca che leggano, e trasformino, luoghi uomini e paesaggi.
“Come artisti, nel momento in cui ci troviamo a dover indagare un tema che non ci appartiene, sappiamo che gli unici punti da cui partire sono l’osservazione del contesto e un’indagine diretta, compiuta attraverso il coinvolgimento di quei soggetti che possano aiutare a creare prima di tutto un orizzonte di senso, poi una priorità nell’organizzare i nodi di interesse più significativi”.
Chiamati a riflettere sul tema dell’arrampicata come azione umana e atto di volontà che accomuna l’artista allo scalatore, gli artisti decidono di innescare un dispositivo di conoscenza collettiva creando dei gruppi di discussione in grado di sviscerare da diversi punti di vista i temi proposti, per riuscire a distillarne l’essenza.
Il secondo incontro della serie Gravità – questo il titolo dell’installazione del duo presente al Forte, da cui si origina la riflessione e il programma delle presenti conversazioni – si focalizza su due tematiche in particolare: da un lato la presenza di ungulati nel territorio dolomitico, guardati anche attraverso la focale dell’interazione uomo-animale, dall’altro il tema dei grandi predatori, lupo e orso, in transito o stanziali in zone limitrofe ai territori antropizzati.
Esso verrà esposto da Cesare Sacchet e Daniele Comiotto, esperti in fauna selvatica del Corpo di Polizia Provinciale della Provincia di Belluno, che partecipa attivamente all’evento, patrocinandolo.
Interverranno nella conversazione, che prevede la proiezione di immagini e video, Lino de Lorenzo e il curatore di Dolomiti Contemporanee, Gianluca D’Incà Levis.
“Tra le varie cose cercheremo di conoscere gli ungulati, i segreti delle loro zampe ma anche del loro sangue ricco di globuli rossi per ossigenarsi meglio in alta quota.
Parleremo del cervo Cristopher con la sua “madre adottiva” Gianluca D’incà Levis, che l’ha allevato, prima di restituirlo alla libertà. Scopriremo la testata dell’animale che ha fatto sgorgare da Dolomiti Contemporannee latte e inchiostro. Guarderemo negli occhi i grandi predatori senza averne paura, ma anzi sfatandone i miti negativi, senza sottovalutare la delicata relazione tra fauna selvatica e territori antropizzati.
Questo dialogo relazionale farà sì che il cristallo della nostra installazione gravità venga scalfito… perché sono le parole e gli incontri a cambiare le cose, anche nell’arte”.
L’incontro si intende come una conversazione aperta a tutti coloro che vogliano confrontarsi su questi temi, che abbiano testimonianze o riflessioni da proporre, che vogliano sperimentare una tipologia di ricerca basata non tanto su una pratica solitaria e solipsistica di ricerca web a tu per tu con uno schermo, ma una più friabile e umana piattaforma di confronto.
Non è necessario prenotare, ma è comunque possibile confermare la propria presenza scrivendo a [email protected] o [email protected]
LE PIANTE E LA SFIDA ALL'ALTEZZA - conversazioni
Venerdì 13 luglio 2018
ore 18.00 – Forte di Monte Ricco, Pieve di Cadore (BL)
con: Tommaso Anfodillo, ecologo; Iolanda Da Deppo, etnografa; Marco del Favero, coltivatore.
Venerdì 13 luglio 2018
ore 18.00 – Forte di Monte Ricco, Pieve di Cadore (BL)
con: Tommaso Anfodillo, ecologo; Iolanda Da Deppo, etnografa; Marco del Favero, coltivatore.
Erbario di Ferrucio De Col, di Calalzo di Cadore
Le domande servono ad indagare un tema, che lo si conosca oppure no. Sono la leva che permette la conoscenza e, nella situazione reale di avere un interlocutore di fronte a sé per costruire una nuova piccola enclave di senso, permettono di creare una speciale situazione di relazionalità.
Venerdì 13 luglio 2018 alle 18.00, il Forte di Monte Ricco a Pieve di Cadore ospiterà, come appuntamento contenuto dalla mostra Brain tooling di Dolomiti Contemporanee, curata da Gianluca D’Incà Levis, Riccardo Caldura e Petra Cason, un incontro ideato dal duo Penzo+Fiore per indagare il tema delle piante che sfidano l’altezza. L’incontro ne precede altri due, che svilupperanno i temi degli animali e degli uomini che scalano. La serie di incontri intavola delle riflessioni tematiche a partire dal concept centrale della mostra collettiva di dc al forte, ovvero il tema dell’arrampicata culturale, dell’aderenza tra pratica artistica e paesaggi fisici, mentali, proiettivi, della necessità di adottare strumenti di progressione/ricerca che leggano, e trasformino, luoghi uomini paesaggi.
Chiamati a riflettere sul tema dell’arrampicata come azione umana e atto di volontà che accomuna l’artista allo scalatore, gli artisti decidono di innescare un dispositivo di conoscenza collettiva creando dei gruppi di discussione in grado di sviscerare da diversi punti di vista i temi proposti, per riuscire a distillarne l’essenza.
Il primo incontro della serie “Gravità” - questo il titolo dell’installazione del duo presente al Forte – si propone di indagare tematiche di interesse collettivo attraverso la presenza dell’ecologo Tommaso Anfodillo, del coltivatore Marco Del Favero e dell’etnografa Iolanda Da Deppo. L’incontro si snoderà attraverso varie direttrici di ascesa delle piante montane: piante rampicanti locali, piante che crescono in altezza per superare le altre alla ricerca di luce, piante che si stanno spostando in altitudine a causa di fattori climatici o ambientali, coltivazioni in alta quota, leggende e usanze locali in grado di contestualizzare spunti e riflessioni.
L’incontro si intende come una conversazione aperta a tutti coloro che vogliano confrontarsi su questi temi, che abbiano testimonianze o riflessioni da proporre, che vogliano sperimentare una tipologia di ricerca basata non tanto su una pratica solitaria e solipsistica di ricerca web a tu per tu con uno schermo, ma una più friabile e umana piattaforma di confronto.
Venerdì 13 luglio 2018 alle 18.00, il Forte di Monte Ricco a Pieve di Cadore ospiterà, come appuntamento contenuto dalla mostra Brain tooling di Dolomiti Contemporanee, curata da Gianluca D’Incà Levis, Riccardo Caldura e Petra Cason, un incontro ideato dal duo Penzo+Fiore per indagare il tema delle piante che sfidano l’altezza. L’incontro ne precede altri due, che svilupperanno i temi degli animali e degli uomini che scalano. La serie di incontri intavola delle riflessioni tematiche a partire dal concept centrale della mostra collettiva di dc al forte, ovvero il tema dell’arrampicata culturale, dell’aderenza tra pratica artistica e paesaggi fisici, mentali, proiettivi, della necessità di adottare strumenti di progressione/ricerca che leggano, e trasformino, luoghi uomini paesaggi.
Chiamati a riflettere sul tema dell’arrampicata come azione umana e atto di volontà che accomuna l’artista allo scalatore, gli artisti decidono di innescare un dispositivo di conoscenza collettiva creando dei gruppi di discussione in grado di sviscerare da diversi punti di vista i temi proposti, per riuscire a distillarne l’essenza.
Il primo incontro della serie “Gravità” - questo il titolo dell’installazione del duo presente al Forte – si propone di indagare tematiche di interesse collettivo attraverso la presenza dell’ecologo Tommaso Anfodillo, del coltivatore Marco Del Favero e dell’etnografa Iolanda Da Deppo. L’incontro si snoderà attraverso varie direttrici di ascesa delle piante montane: piante rampicanti locali, piante che crescono in altezza per superare le altre alla ricerca di luce, piante che si stanno spostando in altitudine a causa di fattori climatici o ambientali, coltivazioni in alta quota, leggende e usanze locali in grado di contestualizzare spunti e riflessioni.
L’incontro si intende come una conversazione aperta a tutti coloro che vogliano confrontarsi su questi temi, che abbiano testimonianze o riflessioni da proporre, che vogliano sperimentare una tipologia di ricerca basata non tanto su una pratica solitaria e solipsistica di ricerca web a tu per tu con uno schermo, ma una più friabile e umana piattaforma di confronto.